Alcune informazioni

Distretto Operativo Bonifica Reatina

Per l’attrezzatura irrigua della Piana sono già state realizzate opere per un valore attualizzato superiore a 30 miliardi ed in particolare:

  • Impianto irriguo per le località Camporeatino e Porrara, quest’ultima di rilevante importanza perché costituisce la zona ortiva di Rieti (Ha. Serviti 250);
  • Impianto irriguo sperimentale automatizzato per la località Pratolungo (Ha. Serviti 44);
  • Sbarramento mobile sul Velino per la presa di 5.000 litri/sec. Di acque, di cui il Consorzio è concessionario per l’irrigazione della Piana Reatina;

Canalizzazioni di derivazione e di adduzione dell’acqua irrigua costruite in varie zone della Piana stessa.

Distretto Operativo Val di Paglia Superiore

L’irrigazione è stata introdotta nel nostro Consorzio negli anni ‘70 con la costruzione e la messa in esercizio irriguo della diga sul torrente Elvella e relativa rete di adduzione e distribuzione.

A questo impianto è seguito quello di irrigazione mediante coltivazione della falda freatica mediante sollevamento da una serie di pozzi del sistema Vulsini/Olpeta, negli anni ‘80.

Infine la ristrutturazione e riordino dell’irrigazione della fascia circumlacuale di Bolsena.

Non dimenticando il piccolo impianto irriguo dell’Asca, in Comune di Piancastagnaio (SI).

La diga sul torrente Elvella è stata realizzata con fondi del Ministero dell’Agricoltura tra il 1967 e 1972; il primo invaso risale al 1973; il volume utile stagionale per uso irriguo è di 4 milioni di metri cubi. Sempre con fondi statali è stata realizzata la rete primaria di adduzione e quella secondaria di distribuzione, rispettivamente di 55 e 140 Km. circa di condotte; il sistema di irrigazione, grazie alla distribuzione quasi totalmente gravitaria, avviene per aspersione (solo alcune zone praticano un pompaggio di rilancio a spese dei proprietari, con abbattimento dei canoni irrigui); il servizio è alla domanda.

Il bacino imbrifero, l’invaso, il corpo diga e le opere accessorie sono a cavallo del confine tra Toscana e Lazio così come la parte iniziale della rete di adduzione primaria. la superficie netta irrigua attuale è di circa 2.500 ha, di cui circa il 30% in Toscana e 70% in Lazio.

Il sistema irriguo dell’Altopiano dei Vulsini e quello della Piana dell’Olpeta costituiscono il macro-bacino, alimentato, da una serie di pozzi che sollevano acqua dalla falda freatica per l’irrigazione, distribuendola su di un vasto complesso irriguo turnato. La superficie netta irrigua attuale è di circa 2.000 ha.

Questo piccolo impianto irriguo, in Comune di Piancastagnaio (Siena) è alimentato dalle sorgenti denominate Mugnello e Fonte Natali; l’impianto risale al 1970. La superficie netta irrigua attuale è di circa 33 ha.